Quartiere Casanova di Bolzano realizzato in laterizio

Quartiere Casanova: la sostenibilità su scala urbana a Bolzano

85 unità residenziali suddivise in tre blocchi compatti, pensati per le esigenze dell’uomo e nel rispetto della natura e dell'ambiente circostante

Il progetto

multi family house Casanova Social Housing at Bolzano outside new construction with Porotherm BIO PLAN 25
Vista esterna Social Housing Casanova a Bolzano

Il progetto per il nuovo isolato residenziale Casanova EA8 di Bolzano, progettato dal “Laboratorio di Architettura Architetti Associati” di Reggio Emilia e commissionato dall'Istituto per l'Edilizia sociale della Provincia Autonoma di Bolzano (IPES), è un insieme di 85 unità residenziali suddivise in tre blocchi compatti, composti da piccoli spazi pensati per le esigenze dell’uomo e nel rispetto della natura e dell'ambiente circostante.

La struttura è ubicata all’estremo sud del nuovo quartiere di Bolzano, in un contesto ad alta densità: si tratta dell'ultimo blocco prima del fiume Isarco e dei collegamenti ciclopedonali che ne costeggiano le rive. Il progetto urbano apporta nel disegno del nuovo quartiere la cultura sociale e progettuale nordeuropea: l'idea di fondo del progetto richiama i castelli dell'Alto Adige, con alcuni edifici disposti attorno ad una corte centrale aperta e verde, dalla quale è possibile percepire gli altri spazi del quartiere ed il paesaggio circostante. L’interpretazione morfologica dell’architettura del castello permette di costruire un luogo che funzioni socialmente come una piccola comunità. Collegati alla rete del teleriscaldamento, alimentati dall’energia solare, e classificati come “Casa Clima A parametrata”, i tre corpi di fabbrica del nuovo isolato residenziale di Bolzano, consentiranno un evidente risparmio economico nella gestione dell’abitazione.

La parametrizzazione dei due fabbricati di volume inferiore (B&D) e le ampie dimensioni del fabbricato A, consentono di raggiungere i consumi stabiliti (circa 29 Kw/mq per anno per il fabbricato A e 36 Kw/mq rispettivamente per i fabbricati B & D), senza l’utilizzo di un impianto a ventilazione controllata con recuperatore di calore.

I tetti verdi intensivi di copertura delle autorimesse sono stati pensati come giardini pensili, trattati a prato e piccoli arbusti, che portano la natura all’interno delle unità abitative: hanno spessori differenziati pari a circa 50 cm per la porzione centrale e di 25 cm per le parti destinate a giardini privati. Diverranno spazi dove incontrarsi, giocare, stare con gli amici e la famiglia, o più semplicemente riposarsi. I tetti verdi estensivi inclinati con cui sono coperti tutti gli edifici (spessore di circa 15 cm) serviranno a recuperare superfici permeabili che la costruzione dell’edificio ha innegabilmente consumato. Contribuiranno a controllare il deflusso delle acque meteoriche, all’isolamento termico ed acustico, al miglioramento della qualità dell’aria e del ciclo di evaporazione dell’acqua. Tutte le acque meteoriche non assorbite dalle coperture saranno convogliate in apposite vasche di raccolta poste al secondo piano interrato, e da qui in due pozzi perdenti che restituiranno alle falde l’acqua sottratta, nel rispetto di un corretto ciclo dell’acqua.

La soluzione in laterizio scelta

Single product shot of Porotherm BIO PLAN 25x33x24,9 FEL
Porotherm BIO PLAN 25x33x24,9 P FEL

La semplicità morfologica e distributiva dell’edificio si riflette a livello di scelte tecnologiche impiegate, da cui si evince l’idea di un’architettura intesa come sintesi della complessità.

La struttura è costituita da un telaio in cemento armato con i solai costituiti da solette piene sempre in cemento armato spessore cm 25, per incrementare le prestazione acustiche e di accumulo termico. L’involucro esterno è costituito dalla soluzione wienerberger Porotherm BIO PLAN 25 P, con la quale si compone un muro di laterizio porizzato rettificato da cm 25 e cappotto isolante (pannelli in lana di roccia a densità differenziata) di cm 18, per uno spessore complessivo di cm 46 ed U=0,149 W/m2K. La soluzione proposta da wienerberger è stata scelta per gli ottimi valori di conduttività termica e per il suo potere fonoisolante. Inoltre, grazie ad una comprovata facilità di posa, questa soluzione rende i lavori di cantiere facili e veloci. I tempi di posa si riducono fino al 50% grazie al perfetto incastro dei blocchi e all’impiego della malta speciale Porotherm BIO PLAN che è facilmente mescolabile con acqua all'interno di un normale secchio. Questa innovativa malta permette di ridurre al minimo l’uso di silos, gru o betoniere, consentendo di risparmiare sul consumo di acqua ed energia elettrica in cantiere. Inoltre, grazie ai giunti orizzontali di solo 1 mm, il consumo di malta si riduce del 90%, non ci sono sfridi e il cantiere risulta più pulito.

Scheda progetto

  • Committente: IPES Istituto per l'Edilizia Sociale Provincia Autonoma di Bolzano
  • Progettista: Laboratorio di Architettura, Arch. Roberta Casarini, Arch. Andrea Rinaldi
  • Collaboratori: Arch. Stefano Veroni, Arch. Roberta Paglioli, Arch. Federica Camuncoli
  • Impresa: ZH G.C.C SpA

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