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wienerberger e Acca Software: l'edificio libellula ad alte prestazioni
Una struttura innovativa, un gioiello architettonico che si integra con l’ambiente della regione dell’Irpinia, ecco la nuova sede di ACCA software, azienda all’avanguardia nel settore della tecnologia informatica dedicata ai professionisti del mondo edile.
Il progetto
Il complesso, immerso in un’area paesaggistica incontaminata e tra le più belle dell’Irpinia, è composto da quattro edifici con facciate vetrate e richiama nella sua struttura l’immagine di una libellula: un corpo centrale che collega quattro parallelepipedi a formare le “ali laterali”, disposte in doppia fila su due diversi livelli dell’area verde: una prima si allunga nella quota inferiore dell’area, a valle, e una seconda nella quota superiore, a monte, dando vita a una realizzazione architettonica che non contrasta con l’ambiente ma che al contrario apporta una trasformazione sostenibile del paesaggio, grazie anche alla leggerezza della volumetria dei diversi corpi.
L’edificio centrale della struttura, area di accoglienza e rappresentanza, è preceduto da un organismo troncopiramidale, uno “ziggurat” di richiamo arcaico e monumentale, caratterizzato da un imponente scalone che accompagna i dipendenti e gli ospiti dell’ACCA software verso il patio, i diversi ambienti ristoro e gli spazi espositivi atti a favorire gli scambi tra le persone. Dall’unità principale si dispiegano le quattro ali sfalsate della libellula che creano due corti aperte, un fondamentale elemento di comfort per gli ambienti di lavoro a essi prospicenti: le diverse aree sono infatti separate da muri forati da passaggi che suddividono e frazionano in settori gli spazi oblunghi, determinando alternanze di prato e cespugli, secondo un disegno perfettamente integrato nell’architettura della costruzione.
Seguendo la tendenze delle smart factory e dell’industria 4.0 anche la nuova sede di ACCA software è stata realizzata considerando le nuove necessità lavorative che portano a ripensare spazi commerciali e uffici in ottica più social e digital, headquarters aziendali dove il layout si adatta alle nuove esigenze di integrazione e condivisione.
All’interno dei quattro corpi laterali trovano posto gli open space delle postazioni di lavoro dei diversi reparti lavorativi, dalla logistica all’amministrazione, dallo stoccaggio al confezionamento, all’accoglienza e alle relazioni esterne. Non mancano poi sale riunioni, aule computer e per la formazione, a cui si aggiunge al pianterreno la presenza di una micro piscina con annessa palestra, attrezzature e spogliatori, una sala mensa con self service per 200 persone, cucina e servizi.
La soluzione in laterizio scelta
La nuova sede dell’ACCA software si caratterizza per essere una realizzazione architettonica all’avanguardia non solo per la composizione delle sue volumetrie e l’integrazione con il paesaggio, ma anche per la sua autosufficienza energetica, resa possibile grazie all’uso di fonti rinnovabili e della più moderna tecnologia che alimentano una superficie di circa 7.500 m², di cui 4.300 coperti, oltre all’impiego di materiali innovativi come il blocco Porotherm BIO PLAN 45 T9 di wienerberger Italia. Nella progettazione dell’edificio a struttura intelaiata in calcestruzzo armato si è scelto di utilizzare, per la muratura di tamponamento, la soluzione monostrato di wienerberger: Porotherm BIO PLAN 45 T9, ideale per tutti gli edifici ad alte prestazioni energetiche.
Porotherm BIO PLAN 45 T9, infatti, grazie alle sue elevate prestazioni in termini di isolamento termico, isolamento acustico, traspirabilità, resistenza meccanica al fuoco garantisce una trasmittanza U pari a 0,23 W/m²K, rappresentando un elemento fondamentale e strategico per il contenimento dei consumi energetici, sia per il riscaldamento sia per il raffrescamento soprattutto in un clima mediterraneo come quello dell’Irpinia.
Una soluzione eccellente adottata dai progettisti non solo per gli ottimi valori di trasmittanza ma anche per le brillanti prestazioni di sfasamento dell’onda termica conferite dalla cospicua massa superficiale del blocco, la cui inerzia permette di smorzare i picchi della temperatura esterna, mantenendo all’interno dell’edificio temperature costanti per il massimo comfort. A tutto ciò si aggiunge che, grazie al suo elevato spessore, pari a 450 mm, Porotherm BIO PLAN 45 T9 consente di risolvere il problema dei ponti termici, preservando così l’edificio da eventuali perdite di calore e abbassamento della temperatura superficiale interna.
Tutti questi vantaggi in termini di comfort abitativo sono inoltre determinati dalla combinazione della tecnologia della rettifica con quella dei setti sottili: grazie alla rettifica è infatti possibile realizzare giunti di malta di appena 1 mm, andando a eliminare completamente il ponte termico della malta e incrementando le performance energetiche, mentre i setti sottili permettono di aumentare le file dei fori e la percentuale di foratura, migliorando così le prestazioni energetiche rispetto a un normale laterizio. La tecnica della rettifica inoltre permette di ridurre i tempi di posa fino al 50% grazie al perfetto incastro dei blocchi con vantaggi anche in termini economici. L’involucro esterno, distanziato 80 cm dalle pareti e caratterizzato da schermature orizzontali e verticali, è invece interamente in acciaio e svolge una doppia funzione: proteggere l’edificio dall’irraggiamento solare e al contempo sorreggere il cornicione su cui sono installate delle lamelle fotovoltaiche. Questa “doppia pelle” in acciaio consente il sostegno delle diverse schermature: quelle orizzontali realizzate in pannelli tipo orsogrill che risolvono anche il problema della percorribilità delle vetrate per la loro manutenzione, e quelle verticali, scorrevoli e orientabili che caratterizzano anche l’aspetto figurativo dell’edificio in base alle diverse posizioni che le schermature assumono durante il giorno.
Completano questo complesso energeticamente autosufficiente la presenza sulla copertura di una fascia centrale a lanternini continui disposti a sheds che catturano e raccolgono la luce naturale proveniente da nord, mentre a sud si integrano con i pannelli fotovoltaici e la presenza a fianco dell’edificio di una “torre del vento” sulla cui sommità è installata una pala eolica di nuova generazione, a doppia elica a spoletta verticale.