Quadro generale e finalità dei provvedimenti sull'isolamento acustico
Quadro generale e finalità dei provvedimenti sull'isolamento acustico
Il DPCM 5/12/97 è il documento di riferimento normativo italiano per l’acustica in edilizia.
Definisce i valori (minimi o massimi) di rumore riscontrabili all’interno degli edifici riguardanti:
Il decreto classifica in 7 categorie gli ambienti abitati, per ognuna delle quali fissa i livelli di isolamento acustico relativamente a determinate prestazioni dei singoli componenti dell’edificio.
Residenze o assimilabili
Uffici o assimilabili
Alberghi, pensioni ed attività assimilabili
Ospedali, cliniche, case di cura e assimilabili
Scuole a tutti i livelli e assimilabili
Edifici per attività ricreative, di culto o assimilabili
Edifici per attività commerciali o assimilabili
Il 22 luglio 2010 è stata pubblicata la norma tecnica UNI 11367 – “Acustica in edilizia, classificazione acustica delle unità immobiliari, procedura di valutazione e verifica in opera” – che permette di determinare, in modo simile all’attestato di prestazione energetica (APE), una classificazione acustica dell’edificio esistente in base ad opportune misure fonometriche da realizzarsi in opera.
La norma prevede quattro differenti classi di efficienza e classificazione acustica ma, ad oggi, non è richiamata in alcun documento legislativo. Pertanto l’applicazione delle classi acustiche è volontaria. Il rispetto di una specifica classe acustica diventa obbligatorio se previsto dalle condizioni contrattuali.
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